A volte ci rendiamo conto che la nostra percezione di alcuni fenomeni, non appena la si analizza nello specifico, si rivela più o meno lontana dalla realtà. Uno dei casi che riesce meglio a creare disorientamento è proprio il mondo del retail.
La classica italica chiacchiera da bar ha già più volte e in vari periodi storici detto virtualmente addio al mondo del retail, destinato a scomparire velocemente senza possibilità di ripresa e nell’immaginario collettivo quasi riusciamo a vedere il Nostradamus de noartri mentre sottolinea la solennità del suo ineluttabile giudizio con lenti movimenti del capo ora verso l’alto ora verso il basso. Nella “realtà vera” però la situazione è molto diversa. Da un lato la situazione oggi è critica a causa dei numerosi fronti sotto attacco (sono morti i tempi in cui il concorrente più agguerrito era il negozio del quartiere vicino!), dall’altro questo mondo del retail sta reagendo con una creatività e una gestione delle opportunità tanto obbligate quanto efficaci, per fronteggiare coraggiosamente le difficoltà del nuovo scenario evolutivo. Naturalmente non esistono situazioni assolute e la capacità di reazione è patrimonio di coloro i quali hanno saputo compiere il primo e più difficile passo, la presa di consapevolezza, che si estrinseca in molti casi nella successiva mossa strategica: chiedere aiuto.