Per essere concreto vi faccio 2 esempi: il primo è quello delle Academy tecniche, Autostrade per l’Italia, Bosch, dove sono trattate tematiche trasversali obbligatorie e molto tecniche come i corsi sulla sicurezza, o le Academy nel food come Carpigiani Gelato University o Pizza University, le quali sono ricche di corsi con ricchezza contenuti tecnici, grande patrimonio di conoscenze interne importanti da trasmettere ma a volte un po’ noiosi o difficili da trasmettere, specie nei confronti di un pubblico meno motivato o di livello culturale medio basso. Cambiando però la modalità, inserendo video divertenti sul tema, giochi e attività pratiche in cui far prendere consapevolezza dell’importanza dell’argomento e quindi stimolare l’attenzione, la tematica diventa divertente e interessante e il partecipante viene messo al centro del processo di apprendimento.
Addirittura in ADR abbiamo portato alla certificazione sul project management degli ingegneri utilizzando come metodo di base un business game centrato sulla gestione di progetti pratica di alcuni mega eventi come Expo 2015 o il progetto di allargamento del canale di Panama, facendoli quindi vivere live la tematica anziché metterli di fronte a slide e testi sui processi e i metodi di project management.
Il secondo esempio invece riguarda tematiche più comportamentali che richiedono grande allenamento e capacità di far vedere la tematica da un punto di vista diverso; pensate ad esempio a molti corsi di vendita, o diretti alle promoter di aziende come Samsung o Philip Morris. Lì il problema non sta nel fatto che le persone non sanno come comportarsi da un punto di vista teorico, ma nel fatto che emotivamente non riescono a gestire in maniera efficace alcuni comportamenti.
È il caso di molti venditori che -benché conoscano molto bene l’importanza delle domande nella vendita- davanti al cliente tendono sempre ad andare in presentazione, o di promoter che fanno molta fatica ad agganciare i clienti per un problema di timidezza o emotività.
La soluzione formativa è stata quella di far giocare le persone con le tematiche, sdrammatizzando, utilizzando ad esempio le caramelle e portando le persone in alcuni momenti fuori dall’aula per fargli vivere delle esperienze di apprendimento e allenamento live. Di quali esperienze parlo? Ad esempio approcciare i passanti per strada per chiedergli il permesso di regalargli un abbraccio o fargli firmare una petizione per cose assurde (come le strisce pedonali portatili), o ancora quella di fare un’analisi da clienti in altri negozi sui comportamenti efficaci e inefficaci nella vendita sviluppando divertimento e uno spirito di osservazione: tutti elementi che stanno alla base di un apprendimento efficace, insieme al far vedere le attività da una prospettiva diversa.