Se troppo spesso in azienda l’eccessivo utilizzo di inglesismi ed il proliferare di acronimi rendono ostica la comprensione di contenuti di per sé semplici, in questo caso il cambio di denominazione del responsabile acquisti che diventa Chief Purchasing Office può essere invece una buona occasione per far evolvere il ruolo anche dal punto di vista dell’approccio mentale, magari iniziando ad evitare le facili trappole dei luoghi comuni che per troppo tempo hanno negativamente influenzato le logiche organizzative nelle aziende.
Chi non ha sorriso sentendo il commerciale che ha sempre già venduto tutto quello che la produzione non riesce a fare, o non ha liquidato la funzione HR con un sintetico e poco esaustivo “assume-licenzia-punisce“ o, ancora, sostenendo che contribuisce al business vigilando sui tempi di permanenza alla macchinetta del caffè. Scagli la prima pietra chi non ha accusato la qualità di limitarsi ad evidenziare i problemi ma chiedendo agli altri di risolverli. E che dire, naturalmente, degli acquisti che sanno solo guardare al prezzo senza preoccuparsi di null’altro se non raggiungere i loro obiettivi di saving ad ogni costo?
In un certo modo questa ironia aziendale era un evidente indicatore di organizzazioni che agivano e pensavano a silos. Ne parla in un bellissimo libro Patrick Lambe, esperto di organizzazione aziendale, che attribuisce all’effetto silos la responsabilità di eventi drammatici quali l’uragano Katrina che devastò New Orleans nel 2005 o il disastro che nel 1986 portò all’esplosione dopo 73 secondi di volo dello Shuttle Challenger in diretta TV.
Una tendenza a non preoccuparsi delle implicazioni di una azione o attività al di fuori del mero compito, la proliferazione di modalità diverse per descrivere o catalogare lo stesso problema, l’incapacità di gestire più punti di vista nell’approccio ad un problema (la cultura del “Si è sempre fatto così”), sistemi che non si parlano ed ogni impossibilità di condividere informazioni, e potremmo continuare a lungo.
Già da tempo è giunto il momento di abbandonare per sempre le logiche incentrate su funzioni che ragionano a compartimenti stagni. L’azienda del nuovo millennio, semplicemente, non può più permetterselo: è infatti un mind set che porta esclusivamente a perseguire obiettivi parziali perdendo di vista il risultato finale che, in fondo, è l’unico che conta.