Il mondo accelera sempre più ed è necessario tenere il passo.
Estote parati: siate pronti. Mai come oggi questa locuzione latina che ha origini vangeliche e che fu ripresa come motto da Robert Baden-Powell, fondatore dello Scoutismo, sintetizza l’approccio mentale necessario al cambiamento costante.
Articolo pubblicato sul numero di Marzo 2018 di Leader.
Charles Darwin lo aveva capito circa 150 anni fa quando affermava che, se le condizioni ambientali cambiano, solo le specie capaci di adattarsi al nuovo habitat riescono a sopravvivere. Non ci dobbiamo sorprendere perché il mondo è sempre cambiato e sempre cambierà ma è anche vero che negli ultimi lustri qualcosa è cambiato nei tempi e nelle modalità. Da una evoluzione più lineare che contava poche storiche eccezioni, la crescita della produttività e delle organizzazioni oggi è diventata assai più veloce e con momenti di discontinuità più marcati.
Spostandoci al mercato globale questo ha l’effetto di una vera e propria rivoluzione: se solo pochi lustri fa per creare un business da un miliardo di dollari occorrevano almeno vent’anni, oggi l’evoluzione tecnologica (social network, app) permette a menti brillanti, abili a muoversi in questo nuovo habitat, di creare società che nel giro di pochi mesi sono in grado di raggiungere numeri simili o addirittura maggiori e con potenzialità di ulteriori sviluppi esponenziali.
Naturalmente questo fenomeno sta mettendo in crisi i modelli tradizionali e soprattutto le grandi multinazionali, che sino ad ora si erano sempre pensate immuni grazie alla loro potenza economica ed alla loro consolidata reputation nel mercato tradizionale, si sono scoperte vulnerabili.
È stato indubbiamente devastante l’impatto che ha avuto Amazon sulla distribuzione organizzata così come l’accelerazione che ha fatto seguito all’avvento di Pay pal e prima ancora dell’e-banking sul business bancario, dove in pochissimo tempo la mission delle filiali è stata completamente messa in discussione. Allo stesso modo il car sharing ha rivoluzionato in pochissimo tempo la mobilità all’interno delle grandi città, Uber ha messo alle corde i taxisti, Airbnb il modello di hospitality e potremmo continuare per ore. Secondo le stime degli esperti dell’Università dell’Innovazione nella Silicon Valley entro il meno di 10 anni il 40% delle aziende attualmente nella classifica dei top 500 di Fortune non esisteranno più o saranno in grave crisi.
(1) Fonte: Rapporto Trimestrale Nazionale sui trend delle start up innovative